19 gennaio 2022 - 20:15

La F1 vieta le Frecce Tricolori: gli airshow inquinano troppo, a Imola e Monza non ci saranno

Da questa stagione gli organizzatori dei Gp non potranno più utilizzare gli aerei militari per dare spettacolo prima delle partenza. Il sospetto di una decisione «politica»

di Daniele Sparisci

La F1 vieta le Frecce Tricolori: gli airshow  inquinano troppo, a Imola e Monza non ci saranno
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Stop agli show degli aerei militari prima delle partenze dei Gp di Formula 1. Le Frecce Tricolori quest’anno non sorvoleranno i cieli di Imola e Monza (24 aprile e 11 settembre), come era successo anche durante le corse disputate senza pubblico a causa della pandemia.

Il motivo? Inquinano, non sono più in linea con gli obiettivi di riduzione di emissioni di Co2 della F1 che punta ad azzerare l’impatto ambientale entro il 2030. Da questa stagione per esempio sarà introdotta una nuova benzina con il 10% di etanolo di origine naturale, mentre negli anni scorsi sono state avviate campagne per eliminare la plastica e ridurre gli sprechi.

In quest’ottica è stato comunicato agli organizzatori locali dei Gp (in tutto il mondo) di lasciare a terra i jet delle forze armate per sostenere i piani di decarbonizzazione della F1, anche gli autodromi italiani risultano informati. Dall’Inghilterra alla Francia, agli Usa, gli airshow divertono il pubblico ovunque, ogni Paese «manda in pista» la sua pattuglia acrobatica o aerei da combattimento a fare evoluzioni. Restano consentiti, a certe condizioni, i voli di aerei commerciali (molto in voga in Bahrein e ad Abu Dhabi) e quelli di alcuni mezzi storici, come la flotta privata di Mister Red Bull, Dietrich Mateschitz, che anima i week end allo Spielberg.

C’è chi sostiene che dietro alla decisione non ci siano soltanto motivi ecologici, ma anche la volontà della F1 di evitare che gli airshow possano essere considerati all’esterno come esibizioni di forza militare e sfruttati da alcuni Paesi come propaganda.

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