15 luglio 2021 - 07:15

Nuove macchine Formula 1 2022: effetto suolo e aerodinamica, da guidare sono più difficili. Il progetto Ferrari

Il prototipo svelato nel Gp di Gran Bretagna, dal prossimo campionato cambiano le regole per favorire i sorpassi. La Ferrari deve tornare a vincere, Alfa resta con Sauber

di Daniele Sparisci

Nuove macchine Formula 1 2022: effetto suolo e aerodinamica, da guidare sono più difficili. Il progetto Ferrari
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Reattive, difficili da addomesticare, divertenti, diversissime da adesso. Chi ha guidato, al simulatore, le nuove monoposto di Formula 1 racconta questo. Silverstone, grande laboratorio della F1 che verrà.

Giovedì sarà svelato il prototipo 2022: è l’anno della riforma regolamentare, la prima scritta dai padroni americani di Liberty e ispirata ai modelli degli sport statunitensi basati sull’equilibrio e l’alternanza al vertice, è l’anno nel quale la Ferrari deve tornare a vincere. Il battesimo avviene sul circuito delle origini, che questo weekend già ospiterà per la prima volta il mini-Gp al sabato: 17 giri per assegnare la pole e l’ordine di partenza nella vera gara di domenica e distribuire punti iridati ai primi tre classificati, l’esperimento sarà ripetuto a Monza, e in teoria in Brasile (a rischio taglio per il Covid). Saranno premiati con corone di alloro, come piloti degli anni Settanta.

È difficile aspettarsi stravolgimenti — per Lewis Hamilton, obbligato a vincere in casa dopo cinque Gp di fila a secco, la Sprint Race potrebbe diventare un «trenino» —, la rivoluzione è affidata alle «wing car» nella prossima stagione, il Mondiale parallelo che sta impegnando tutte le scuderie. Macchine dalle grandi ali, perché l’aerodinamica conta più di tutto. Semplificate nelle forme, private di appendici e alette nel tentativo di favorire lo spettacolo attraverso duelli ravvicinati. È il ritorno dell’effetto suolo, di cui Colin Chapman, fondatore della Lotus e arcirivale di Enzo Ferrari, era un maestro. Inseguire senza dover pagare pegno, adesso chi si mette in scia per superare ha pochi colpi a disposizione. È colpa dell’«aria sporca», delle turbolenze generate da una serie di elementi che fanno perdere carico aerodinamico e di conseguenza rovinano le gomme.

Dalle prove al computer emerge che l’obiettivo è ancora lontano dall’essere raggiunto, così come quello dell’equilibrio fra i team. Ma come tutte le novità si prevede un periodo di assestamento, anche sulle prestazioni: all’inizio si girerà su tempi più alti, pure per via del maggiore peso, una ventina di chili. Poi, una volta trovata la quadra, si tornerà alla normalità. I pareri dei piloti, e dei collaudatori, evidenziano vetture molto sensibili e reattive, le gomme extralarge da 18 pollici incidono sui tempi di risposta e sul comportamento. C’è poi chi sottolinea come queste auto tendano a perdonare poco gli errori.

La Ferrari 2022 è in fase avanzata di gestazione, nell’ora delle scelte ci sta che la pressione sia al massimo per un gruppo obbligato a voltare pagina dopo un biennio deludente. Pensieri di riscatto, ma anche domande sul futuro che lo attende, frullano nella testa di Charles Leclerc: il ferrarista non sale sul podio da un anno.

L’ultimo è stato il 2 agosto, proprio a Silverstone, dove il Cavallino ricorderà i 70 anni dalla prima vittoria in F1 facendo sfilare la 375 di José Froilan Gonzalez. «Ho ucciso mia madre» disse Enzo Ferrari riferendosi alla sconfitta dell’Alfa Romeo di Fangio.

Il marchio del Biscione resterà in F1 come sponsor, ieri è stato prolungato l’accordo con la Sauber. Buone notizie per Antonio Giovinazzi, unico italiano fra venti più veloci del mondo, il rinnovo è più vicino. Tutto succede in Inghilterra quest’anno

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